Le lunghissime settimane del lockdown ci hanno fatto riscoprire il valore casa. Il suo senso di sicurezza psicologica, ma anche la convivenza e la fruibilità degli spazi, le loro specifiche funzioni e l'organizzazione, gli arredi e i materiali. Abbiamo visto quanto la casa sia una parte essenziale della nostra vita e non solo in termini di status o di proprietà.
Adesso è probabile che questa nuova consapevolezza sarà la base per le nuove richieste che si affacceranno agli studi di architetti e interior design. Il cliente committente vorrà riflettere assieme a noi sul fatto che l'aria è importante quanto la luce, che anche in un ambiente piccolo si possono creare le giuste distanze e le giuste autonomie, che un intonaco naturale che traspira è sicuramente meglio di uno artificiale e che ci sono modi per rendere una dimora esteticamente confortevole privilegiando una più facile pulizia degli ambienti e delle superfici con una manutenzione possibilmente semplificata. Perché se è vero che la casa deve rispecchiare la nostra personalità e garantire il benessere, a partire da quello psicologico, è sempre più vero che tutto può essere anche più pratico, più naturale e, ovviamente, competitivo dal punto di vista economico e dei tempi di cantiere e trasformazione.
La scoperta di quanto la bioarchitettura può incidere in questo senso diventerà probabilmente una consapevolezza, così come sarà normale avere tra le mura domestiche uno spazio relax e salute anche minimo, sfruttando dimensioni fino a ieri ignorate anche in un medio e persino in un grande appartamento.
Ci sarà poi, sempre di più, una tendenza alla casa "intelligente" non solo nei termini della facilità con cui si potrà avviare la caldaia domestica mentre siamo nel traffico o di gestire l'avvio di alcuni elettrodomestici, ma anche nello stabilire la qualità dell'aria che avremo all'interno, il filtraggio discreto di inquinanti, allergeni e pollini, un'illuminazione artificiale che può diventare persino migliore della naturale, perché aiuta a proteggere i nostri occhi sempre troppo sollecitati da schermi piccoli o grandi, a rilassarsi e prepararsi a dormire, a sollevare l'umore. Una casa che più che essere il contenitore della nostra quotidianità – magari anche ottimamente organizzato – può farsi teatro e palcoscenico di stati d'animo ed emozioni. Se tutti questi valori uniti si progettano fin dall'inizio, il lavoro messo in preventivo sarà lo stesso di prima: nei tempi, nella gestione cantieristica e persino nei costi; in più ci sarà il “sentirsi a casa”, dopo l'insegnamento di questa esperienza collettiva del tutti a casa.

In copertina: Appartamento con ballatoio - Progettista e Direttore dei lavori Arch. Ilenia Girolami

by Ilenia Girolami

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