A questo progetto è stato assegnato il terzo posto. Il progetto, nella sua interezza, vuole restituire un’identità perduta al sagrato della Basilica di Sant’Agapito in Palestrina, con l’intento di creare un insieme omogeneo con la parte antistante, prospiciente su via Pierluigi da Palestrina. Uno spazio più ampio, di fronte all’ingresso principale della Chiesa, che possa essere utilizzato per esigenze legate alle funzioni religiose.
Il concetto base è quello di valorizzare la facciata più antica attraverso la semplificazione del contesto circostante, come si può osservare dai render di progetto.
La proposta di progetto prevede di epurare il contesto da tutti gli elementi decorativi recenti, incluse le installazioni della statua di Giovanni Paolo II e quella della Regina Pacis posta sulla facciata laterale, che verranno ricollocati nel Museo Diocesano Prenestino di Arte Sacra. In una lettura complessiva gli edifici circostanti, che si sono andati ad attestare sulla Chiesa, costituiscono gli elementi disturbo ad una lettura completa dell’edificio. La soluzione più idonea individuata è stata quella di rendere le pareti circostanti impercettibili visivamente attraverso l’omogeneizzazione cromatica, al fine di mettere in evidenza la facciata storica della Chiesa. In questo modo la facciata storica verrà percepita maggiormente per la sua rilevanza rispetto agli edifici adiacenti. Planimetricamente si è scelto di togliere l’accesso frontale da Corso Pierluigi da Palestrina, al fine di aumentare maggiormente la superficie del sagrato e dargli maggior importanza in occasione di manifestazioni religiose, così come richiesto dal bando di concorso.