“Salus per aquam” è l'acronimo dalle radici antichissime che definisce uno spazio benessere tornato prepotentemente nell’uso contemporaneo.
Contemporaneità che sempre di più sta spingendo questo prezioso ambiente anche oltre i confini dei centri benessere medio grandi, dell'accoglienza alberghiera più prestigiosa, della grande villa o del casale immerso nel verde, magari tra le colline più famose d'Italia.
Per questo se sognate in futuro l'angolo spa nell'appartamento cittadino o addirittura in mansarda sappiate che il futuro è già realtà, concretamente possibile, nel contemporaneo.
Tutto merito delle opportunità tecnologiche che oggi caratterizzano minipiscine, idromassaggi, saune e bagno turco che, è proprio il caso di dirlo, cominciano a prestarsi a personalizzazioni impensabili fino a pochi anni fa, sia in termini di performance e caratteristiche strutturali, sia in termini di desideri del cliente e dei suoi obiettivi di investimento economico.
Partiamo innanzitutto dal dato burocratico: realizzare una spa privata all'interno della propria abitazione non richiede nessuna autorizzazione speciale – necessaria invece per strutture con ingresso a pagamento – rientrando nella normalità di qualsiasi ristrutturazione di routine, come il rifacimento della stanza da bagno o di una più funzionale disposizione della destinazione d'uso delle stanze di un appartamento.
Passiamo poi alle caratteristiche tecniche, che riguardano la "sostenibilità" dell'intervento desiderato: potenza energetica, gestione dell'acqua e degli scarichi, peso sopportabile dai pavimenti. E' qui che i nuovi traguardi tecnologici hanno fatto i miglioramenti prestazionali più importanti. 

To be continued in the next post. Stay tuned

by Ilenia Girolami